Da diverso tempo in Italia, come all’estero,  sono entrate in commercio attrezzature specifiche per la manutenzione ed il “lavaggio cambio automatico”. Trattasi di macchinari che consentono (in modo semiautomatico od automatico) di sostituire l’olio nelle trasmissioni e che, attraverso l’utilizzo di specifici additivi, provvedono al   lavaggio interno dello stesso.

Noi per primi, essendo nel settore da oramai 40 anni, abbiamo ritenuto opportuno testare in sede questo macchinario per valutarne l’efficienza e per farci un’opinione basata su di un contatto diretto, come sempre ci piace fare.

Inoltre, sempre più frequenti, ci giungono richieste per il lavaggio del cambio da clienti, anche a fronte di problemi abbastanza evidenti alla trasmissione automatica, che necessiterebbero,  a nostro avviso, di una valutazione ben più approfondita.

Purtroppo si sta diffondendo la convinzione, a nostro parere errata, che sia sufficiente una pulizia profonda ed un lavaggio interno del gruppo per risolvere qualsiasi difetto.

Confermiamo senza dubbio alcuno i benefici di una corretta manutenzione, concetto che noi per primi stiamo cercando di diffondere attraverso le nostre pubblicazioni e rispondendo quotidianamente a domande ed e-mail in merito.

Prima di tutto però vorremmo partire da alcuni concetti di base:

  1. E’ corretto e consigliamo sempre, per esperienza diretta, una manutenzione sistematica ogni 50.000 – 60.000 km di percorrenza. Su questo punto siamo consapevoli di essere stati tra i primi ad andare controcorrente, contrariamente od in contrasto con quanto asserito dalle Case Madri. Siamo in egual misura compiaciuti nell’apprendere che, oggi, la tendenza generale sta cambiando e che una sistematica informazione, che circola sempre più spesso attraverso il web, sta dando i risultati sperati. Inoltre gli stessi costruttori, chi più chi meno, da qualche anno impongono tale operazione tra i 60.000 ed i 125.000 km (a seconda del tipo di trasmissione installata);
  2. Una buona manutenzione prevede la sostituzione del filtro olio e della relativa guarnizione coppa (ove possibile ed a seconda dei modelli)  così come dell’olio esausto, che viene scaricato di norma a “caduta” per più di ¾, salvo alcune eccezioni ove la quantità eliminata è inferiore;
  3. Il cambio automatico, come ogni componente meccanico che lavora e che pertanto genera attrito, al suo interno crea, e mette pertanto in circolo, alcune particelle di diverse dimensioni, così come morchie ed impurità. Tali componenti “vaganti” vengono in buona parte trasportati ed inglobati nel lubrificante (se di buona qualità ed idoneo), ma allo stesso modo vengono imprigionate nel filtro e  si depositano in quantità, anche non indifferenti, sulle pareti della trasmissione e su ogni componente presente all’interno, incluse le valvole e le calamite.
  4. Lo scambiatore di calore, componente dai più ignorato o sottovalutato, ha il gravoso compito di garantire l’abbattimento termico ed una corretta circolazione dell’olio, e và pertanto mantenuto sempre in perfette condizioni affinché non siano presenti trasudazioni, ed affinché svolga al meglio la sua funzione. E’ infatti risaputo, tra i professionisti del settore, che uno dei maggiori nemici della trasmissione automatica è proprio la temperatura e qualora il lubrificante dovesse raggiungere livelli troppo elevati i danni potrebbero essere notevoli. Esistono anche tabelle tecniche ove viene emesso in evidenza proprio quanto la temperatura influisca sul chilometraggio, e quindi sulla vita, della trasmissione. A tale scopo si consiglia sempre un’accurata pulizia attraverso specifici spray, o ancora meglio, utilizzando un macchinario apposito che, lavorando a pressione e con l’immissione del lubrificante ad alte temperature, libera le tubazioni dello scambiatore e tutto il relativo circuito;
  5. Un errato livello di lubrificante può causare danni alla trasmissione automatica, pertanto l’intervento di manutenzione va affidato a professionisti che sappiano eseguire le corrette operazioni, onde evitare guai seri. Ricordiamo inoltre che la stessa temperatura del lubrificante ha un peso non indifferente anche nella fase di controllo livello ed è sempre buona norma sapere come regolarsi in merito;

Detto ciò riteniamo opportuno dare la ns. opinione in merito, più o meno condivisibile ma pur sempre dettata da anni di esperienza diretta nel settore, mettendo in evidenza i “personali” pro e contro dei macchinari per la sostituzione del lubrificante  e dei relativi additivi:

  1. Riteniamo che la MANUTENZIONE ED IL RELATIVO SVUOTAMENTO DEL GRUPPO possano essere eseguiti efficacemente anche manualmente, ma non escludiamo che, qualora tale operazione avvenga sistematicamente e periodicamente, secondo norma ed entro un certo chilometraggio, sia ben eseguita anche attraverso un processo indotto dal macchinario;
  2. Evidenziamo che, più frequenti e sistematici saranno i tagliandi, più puro (ma non necessariamente trasparente) rimarrà il lubrificante, poiché i residui in circolo, salvo rotture interne, saranno mantenuti ad un livello accettabile.
  3. Riteniamo che, in ogni caso, non sia adeguato o consigliabile il LAVAGGIO della trasmissione con l’utilizzo di additivi specifici per quanto indicato al punto 5 a seguire;
  4. Riteniamo che, con o senza macchinario, NON sia possibile risolvere problemi di una certa entità già presenti nel gruppo unicamente con una manutenzione, seppur sistematica e ben eseguita;
  5. Riteniamo che, qualora siano presenti detriti centrifugati nel convertitore e particelle che ostruiscono e/o bloccano le valvole sia impensabile bonificare il circuito idraulico (ed in particolare il gruppo valvole o la centrale elettroidraulica) attraverso un lavaggio od attraverso la sostituzione del lubrificante. Al contrario, molto spesso si corre il rischio (come già accaduto ad alcuni clienti) di andare a staccare ed a muovere sedimenti, anche di grossa dimensione, che portati in circolo, rischiano di creare un effetto contrario, ostruendo alcuni passaggi e CREANDO PIU’ DANNI CHE BENEFICI;
  6. Riteniamo che l’utilizzo di un macchinario contribuisca a far LIEVITARE LA SPESA finale a carico del cliente, già di per se onerosa soprattutto su alcuni modelli.
  7. Riteniamo che, qualora il cliente  consideri opportuno investire una somma abbastanza elevata nella manutenzione, sia ugualmente efficace e più corretto,  procedere con DUE TAGLIANDI RAVVICINATI, ottenendo il doppio vantaggio di sostituire, ove possibile, per ben due volte, non solo il lubrificante ma anche il filtro olio, eliminando così i residui depositatisi sullo stesso a seguito della prima manutenzione
  8. Riteniamo, a favore del macchinario specifico, che sia UN VALIDO STRUMENTO PER ELIMINARE TUTTO IL LUBRIFICANTE presente all’interno del gruppo, ma riteniamo altresì, come già detto, che l’eliminazione totale dell’olio non sia sinonimo di risoluzione dei problemi e che sia pertanto necessario e doveroso distinguere in quali casi valga la pena procedere in tal senso;

Concludiamo specificando che, quanto esposto, è frutto di una personale esperienza nel settore, seppur prolungata, e che pertanto non escludiamo che, anche professionisti del cambio automatico, possano ritenere quanto da noi asserito non corretto….d’altra parte la trasparenza è sempre stata parte del nostro lavoro  e ns. guida e ci sembrava doveroso rendere pubblico il nostro pensiero.

Rimaniamo pertanto a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito e siamo pronti a ricevere, SOPRATTUTTO, pareri discordanti (possibilmente via e-mail a info@trasmatic.com), perché ci piace metterci in gioco e modificare il nostro punto di vista alla luce di nuove realtà.

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