Chi ha avuto modo di lasciarci un mezzo in lavorazione conosce la nostra procedura di ingresso. La vettura viene “accettata” tramite la compilazione di un documento, una scheda lavoro che riporta diversi dati necessari.

Tra quelli che maggiormente possono interessare il cliente vi sono i km esatti al momento della consegna,  la data e l’ora ingresso con relativa firma, eventuali danni riscontrati.

La data e l’ora sono essenziali affinché la responsabilità in caso di contravvenzioni ed altri inconvenienti  passi da chi consegna la vettura alla nostra azienda. C’è chi prende tutto ciò come uno sgravio di responsabilità mentre è invece l’esatto contrario. Con nulla di scritto nulla vale. È indubbio che qualora dovessero essere recapitate multe a posteriori sarà di primaria importanza per tutti stabilire ove si trovasse il mezzo quel giorno a quell’ora. A noi interessa, a voi ?

Una dicitura ulteriore sulla scheda riporta quanto segue:  ATTENZIONE >  APPONENDO LA FIRMA PER L’INGRESSO DEL  MEZZO SI AUTORIZZANO GLI OPERATORI ADDETTI AD UTILIZZARE LA VETTURA PER TUTTI I KM RITENUTI NECESSARI PER LA PROVA/LAVORAZIONE, COSI’ COME L’UTILIZZO FUORI DALL’ORARIO DI LAVORO QUALORA VE NE FOSSE LA NECESSITA’.

Ci teniamo a precisare quanto segue:

Gli operatori addetti sono ben identificati e qualificati, non tutti guidano i mezzi.

La prova del mezzo è una delle parti più delicate del nostro lavoro di assistenza. Tramite il test drive iniziale (gratuito) valutiamo che tipo di intervento eseguire, la natura del guasto e la metodologia di lavoro.

A fronte di alcune autodiagnosi dei clienti le prove tendono ad essere  abbastanza complicate. In primis dobbiamo capire cosa vuole dirci il cliente, in secondo luogo, come già detto altre volte, dobbiamo cercare di riprodurre, ove possibile, il difetto così come il cliente lo avverte.

Tramite la prova finale (addebito di solo mezz’ora indipendentemente dal tempo impiegato)  invece,  verifichiamo che il risultato sia quello corretto, che non vi siano perdite, che la vettura risponda adeguatamente su diverse tipologie di percorsi e che lo stesso difetto alle stesse condizioni sia stato eliminato.

Non abbiamo alcun interesse a guidare un mezzo non nostro per andare a “fare l’aperitivo al mare” come presupposto da qualcuno, accollandoci guai enormi in caso di danno o incidente, solo un irresponsabile lo farebbe,  ma potremmo dover arrivare comunque fino al mare, e spesso fuori orario di lavoro, per consegnarvi una vettura che valga i soldi spesi.

E non solo, spesso la vettura viene provata più volte da operatori diversi proprio per verificare che il risultato ottenuto sia tangibile ed adeguato ai diversi stili di guida… ed i km aumentano inevitabilmente.

Insomma, per farla breve, quando ci affidate un mezzo dovete essere consapevoli che più il mezzo viene provato, maggior strada viene percorsa, maggiore sarà il nostro rischio ma migliore sarà il risultato finale e maggiore la vs. soddisfazione.

E allora ci viene da sorridere  quando un cliente contesta i km percorsi (e l’usura delle gomme a me chi me la paga ?), o i 10 euro di carburante addebitati (dopo averci lasciato un mezzo 5.0 benzina in riserva), o fotografa il cruscotto prima di scendere dal mezzo.

Capiamo che la fiducia verso il prossimo sia un valore sempre meno diffuso al giorno d’oggi, ma c’è ancora qualcuno che le cose le fa per il piacere di farle sacrificando il proprio tempo oltre l’orario di lavoro, e senza nemmeno addebitare gli straordinari.

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